80 anni

80 anni di Spettacoli ed Eventi

Nel 2021 la Camerata Musicale Barese festeggerà, con la Stagione del 2020/21, 80 anni. Ha la mia stessa età, avendo iniziato ad interessarmene sin da quando frequentavo contemporaneamente il Liceo Scientifico ed il Conservatorio, aiutando mio padre, allora direttore artistico. Provvedevo alla corrispondenza con gli artisti scrivendo su una macchina da scrivere Remington consegnataci dall’allora fondatore e Presidente della Associazione, il Marchese Romanazzi Carducci. Negli anni ‘70 poi sostituii mio padre nella direzione artistica ed alla sua morte nel 1992 fui nominato Presidente.
Questa dell’80a Stagione, attraverso gli oltre 3.300 concerti realizzati con un ritmo costante e rigoroso, è una tappa determinante sul piano culturale e sociale non solo della città di Bari, ma dell’intera Regione Puglia. Il risultato, ossia il patrimonio, di questa lunga avventura è proprio quello di un pubblico che è stato conquistato con metodica attenzione ai contenuti ed alla qualità delle manifestazioni.

L’attività, inizialmente solo cameristica e ubicata nella sala del Circolo Unione, si è sempre più ampliata ammettendo pioneristicamente nei propri cartelloni manifestazioni di diverso genere: spettacoli di danza, dal 1980 Jazz (Notti di Stelle e Notti di Stelle Winter), musicals, festival monografici, conferenze, decentramento regionale, rassegne quali “Dedicato a…”, Musica Giovani, Concorsi di esecuzione musicale e più recentemente il Teatro Musicale ed i Grandi Maestri.
L’archivio generale consta di oltre 16.000 schede che comprendono tutte le composizioni eseguite nell’intero periodo. Non è stato facile far accettare i nuovi generi: ad esempio l’introduzione della Danza ha generato critiche come inizio d’apertura verso l’avanspettacolo ed il Jazz è stato confuso con il genere delle canzonette commerciali.
Ma se oggi abbiamo un pubblico preparato, che segue con attenzione proprio questi generi, si deve alla perseveranza della Camerata e su questa scia diverse sono le iniziative sorte in Regione.
Con i suoi ottant’anni di vita, la Camerata Musicale Barese ha contribuito quindi, con estrema e determinante puntualità, alla evoluzione della vita musicale non solo barese. In questo lungo arco di tempo molte cose sono cambiate: i “fruitori” sono aumentati notevolmente non solo di numero ma soprattutto dal punto di vista della preparazione e quindi delle esigenze.

Dall’esiguo gruppo di appassionati sino agli anni ‘60, si è giunti ad una presenza tanto numerosa di cultori che ha reso imprescindibile la necessità di disporre di spazi sempre più ampi sino a quello del Teatro Petruzzelli, ormai non più il luogo in cui episodicamente ed in casi eccezionali si svolgono le manifestazioni della Camerata.
Sono stati utilizzati anche spazi all’aperto come la Piazza e la Corte del Catapano della Basilica di San Nicola e lo Stadio della Vittoria dove il numero degli spettatori si è avvicinato di molto alle 15.000 unità.
Oggi però si deve affrontare un’altra sfida importante e cioè come superare le conseguenze disastrose della pandemia. I teatri sono senza ombra di dubbio i luoghi più sicuri rispetto ad una possibilità di contagio e le paure irrazionali devono essere superate: il distanziamento, la mascherina obbligatoria, la sanificazione costante e giornaliera della sala, il rilevamento della temperatura all’ingresso del locale, il green pass obbligatorio non sembrano per alcune persone sufficienti a dissipare il timore del contagio; trattasi soltanto di paure irrazionali che devono essere assolutamente superate.

Mi auguro che anche quest’ultimo muro di incertezza venga superato al più presto perché solo con la cultura è possibile far crescere una società.
M° Giovanni Antonioni